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La “mia” Val Brembana

Una parte importante della mia vita l’ha avuta la Valle Brembana: le valli bergamasche offrono non solo scenari magnifici ma anche tanta storia cultura e arte. Come non apprezzare le passeggiate sulle Orobie? I Rifugi sparsi nelle valli o Il passo del Tartano dove si vedono ancora i resti della Linea Cadorna (mai utilizzata) risalenti a i primi del Novecento? In pochi sanno che a Camerata Cornello (Cornello del Tasso) è nato il primo sistema postale europeo. Inoltre c’è un personaggio speciale che ritorna una volta all’anno con una maschera nera e un vestito variopinto. Avete capito chi è? Certo è proprio Arlecchino! Dove abitava? A Oneta, una frazione di San Giovanni Bianco, mi dice il mio amico Luca.

ARLECCHINO

Adesso sapete chi è ma la storia di Arlecchino la conoscete?

Tanto tempo fa viveva un bambino di nome Arlecchino. La sua mamma era vedova e povera e quando la maestra, organizzò una festa per carnevale, Arlecchino non pensò di poter partecipare. Ma le mamme degli altri bambini diedero ad Arlecchino dei pezzi di stoffa rimanenti. Sua madre li cucì insieme e realizzò un costume meraviglioso che noi conosciamo. Il martedì grasso si presentò alla festa e fu applauditissimo.

A Oneta c’è “la casa di Arlecchino” di proprietà del Comune.

La famiglia Grataroli, proprietaria della casa ostentava la sua signorilità. Se si pensa che la maschera di Arlecchino (che ha una storia bellissima) aveva servitori brembani, che spesso facevano lavori umili e faticosi, si inserisce il personaggio: le burle al signore. Arlecchino, stravagante e scapestrato, balordo e opportunista. Ne combina di tutti i colori, ma non gliene va bene una. Ingenuo, forse un po’ sciocco ma ricco di fantasia e immaginazione. Pare che non avesse molta voglia di lavorare. Potrebbe essere anche vissuto un personaggio così, chissà Arlecchino ancora oggi, dai palcoscenici dei teatri o nel mezzo di una festa di carnevale, incanta e diverte il pubblico dei bambini e non solo.

Passando per andare in Alta Valle Brembana si giunge a Cornello del Tasso e quando chiedo Luca: Torquato Tasso, il poeta? Luca mi risponde: i primi postini!

I TASSO, I PRIMI POSTINI EUROPEI

Cornello ha legato il suo nome a quello dell’antica famiglia Tasso che dai più è conosciuta solo per aver dato i natali ai due grandi letterati Bernardo Tasso, padre di Torquato Tasso (Sorrento 1544-Roma 1595), poeta, scrisse la Gerusalemme Liberata, un poema epico in 20 canti sulla prima Crociata (1575).

I vari casati della famiglia, svolsero un ruolo importante nella fondazione della Compagnia dei Corrieri della Serenissima che curava i collegamenti sulle linee Venezia-Milano e Venezia-Roma. (1460-1539).

I Tasso furono chiamati a organizzare le poste pontificie e in particolare i fratelli Francesco e Janetto, ottennero i primi appalti per comunicazioni postali nel Tirolo, ad opera di Massimiliano I d’Asburgo. Diventarono mastri generali delle poste imperiali, creando collegamenti fra centinaia di città europee. Nel Seicento il ramo tedesco della famiglia Thurn und Taxis ottenne dagli imperatori il titolo principesco.

SAN PELLEGRINO TERME

Il Casinò di San Pellegrino è stato costruito tra il 1904 e il 1906 ed è in stile Liberty. Opera dell’architetto Romolo Squarelli. Splendida la facciata meravigliosa presenta dei bassorilievi e stucchi stupendi, scolpiti da Paolo Croce. Bellissimi i ferri battuti opera di Alessandro Mazzucchelli. Questo casinò ricorda il Casinò di Montecarlo.

Il Grand’ hotel di San Pellegrino è stato realizzato nel 1902 da Girolamo Squarelli, in collaborazione con l’ingegner Luigi Mazzocchi: 7 piani, 2 ascensori, 250 stanze con luce, acqua e telefono. La facciata di 128 metri è ricca di statue e decorazioni. Ovviamente rivolto ad una clientela aristocratica.

Alloggiarono personalità importanti: dalla regina Margherita di Savoia (Luglio 1905) alla regina Elena con i principi Umberto e Maria (nell’Agosto del 1929) e personaggi famosi come Ugo Tognazzi, Ornella Muti e l’Inter di Helenio Herrera. Infatti è presente poco distante uno splendido campo da calcio, utilizzato anche dall’Atalanta Calcio per i ritiri estivi. Chiuso dal 1979, potrebbe essere riaperto nel 2019 grazie a fondi governativi e privati (della famiglia Percassi). Un sogno che diventerebbe realtà.

LE TERME

Le terme di San Pellegrino, sono antiche, note fin dal XVI secolo. La Società delle Terme di San Pellegrino è nata nel 1899. L’edificio è realizzato in stile Liberty, era all’avanguardia per l’epoca, sia dal punto di vista tecnologico che medico: ecco quindi giungere valle studiosi, alte personalità e artisti. Già dai primi del 900 commerciava con tutto il mondo. Ancora oggi l’acqua minerale di San Pellegrino è venduta ed apprezzata.

Dal Dicembre 2014 le terme sono state riaperte, grazie al gruppo imprenditoriale Percassi

L’ALTA VALLE BREMBANA

L’alta Valle Brembana è conosciuta soprattutto per le piste da sci delle rinomate piste di sci di Foppolo. Nell’alta valle però ci sono altri meravigliosi luoghi da visitare. Superata la galleria di Lenna si giunge in una località nota per il tipico formaggio, a Branzi.

Superati i tornanti se si svolta a destra per Carona, ci si troverà in un paese che si specchia in un lago. Il lago di Carona serve energia all’Enel di Bergamo. Il paesaggio, quasi fiabesco invita a passeggiare per il paese e a percorrere il lago a piedi. Il paese è noto per la posizione per le escursioni che si possono fare in estate. Infatti proprio dall’altra parte del lago ci sono dei cartelli che indicano i sentieri per i laghi: Lago Marcio, Lago Pian Casere, Laghi Gemelli, Lago Becco, Lago Colombo. Non sono gli unici posti dove si può andare. Dopo essere giunti alla frazione di Pagliari (sono esclusivamente baite) si può giunge ai rifugi F.lli Longo e F.lli. Calvi.

A Carona si scia anche di inverno ed è collegata con delle seggiovie in Val Carisole e a Foppolo.

Troverete qualche foto di alcune escursioni, alcune riversate perché realizzate con pellicola.